Ha solo venti mesi eppure è già diventato un eroe. Casper, giovane cane da Montagna dei Pirenei, ha ucciso otto coyote che cercavano predare le "sue" pecore. È accaduto a Decatur, una cittadina della Georgia.
Un branco di 11 coyote ha attaccato il gregge dell'allevatore John Wierwille. Casper ha difeso furiosamente gli ovini in una lotta che è durata più di mezzora e ha lasciato a terra otto coyote che però lo hanno ferito gravemente. Il cane da Montagna dei Pirenei nasce proprio come guardiano e non solo di greggi. E' grande ed imponente, il maschio può raggiungere anche gli 80 chilogrammi, è un cane che si lega molto al suo umano ma al tempo stesso è indipendente e sicuro di sé.
Forse per questo dopo aver ucciso parte degli assalitori e scacciato gli altri, Casper non è tornato subito a casa. Questo ha spinto Wierwille a lanciare un appello sui social per ritrovarlo, aveva trovato brandelli di pelle, sangue e pelo sul luogo dello scontro.I coyote sanno essere pericolosi, quando cacciano in branco possono fare veramente male. Appartengono alla stessa famiglia dei lupi, sono più piccoli e molto agili, hanno delle strategie di cattura delle prede precise e se affamati si avvicinano anche a zone abitate.
Tornando al cane coraggioso si è ripresentato a casa dopo due giorni, senza una parte di pelle e con la coda strappata. Di solito i coyote per uccidere la preda quando è di dimensioni sostenute gli saltano sopra e la mordono fino a morte. Ma con Casper non è andata così, ma è stato comunque portato dai veterinari in condizioni critiche. I medici hanno subito suturato una grande ferita sul collo e probabilmente anche scongiurato l'innesto di pelle. Adesso il cane è ancora spaventato e titubante su tutto, ma ci sono buone possibilità che torni ad essere quello di una volta. Nel frattempo è stata aperta una raccolta fondi per le cure che è arrivata a più di 15 mila dollari.
Non è raro incontrare coyote in zone rurali del paese e nelle periferie vicino a boschi e paludi, e i cani non se la cavano sempre bene. Questi animali hanno anche una utilità nell'ecosistema, perché si cibano di topi e conigli limitandone la prolificazione. Difficilmente si avvicinano all'uomo anche se è di pochi giorni fa la notizia che a Los Angeles uno di loro ha provato a trascinare via una bambina di due anni prima dell'intervento del padre che lo ha cacciato via.
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