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I cani piangono anche di gioia?

I cani piangono anche di gioia?
2 minuti di lettura

Anche i cani piangono. Ma le lacrime possono essere innescate da un sentimento positivo o solo negativo? Se lo sono chiesti i ricercatori giapponesi, appurando che anche i cani sono influenzati come noi umani dall’ossitocina. E che sì: se lo vedi con gli occhi lucidi dopo una lunga assenza, sta proprio piangendo di gioia per te.

 

Esperienza “umana”
Come già sappiamo, i cani hanno capacità socio-cognitive simili a quelle umane. Il contatto visivo tra cane e uomo favorisce il loro legame, quindi era già intuibile che anche le lacrime avessero un ruolo simile. Ma ora si è aggiunto un tassello: “Abbiamo scoperto che i cani piangono anche quando provano emozioni positive”, spiega Takefumi Kikusui dell’Università di Azabu, in Giappone, autore principale dello studio pubblicato sulla rivista scientifica Current Biology. La ricerca è stata avviata dopo che i due barboncini del veterinario hanno avuto i cuccioli. Ha notato che quando la mamma li allattava, le venivano le lacrime agli occhi. Stava davvero piangendo? Aveva visto più volte i suoi cani piangere, e si era sempre chiesto se potesse esserci una base biochimica dietro i loro sentimenti. E se anche voi siete stati testimoni di una scena simile, ora sapete il perché.

 

La gioia dopo la mancanza
Vivendo con un cane, la cosa più comune che si possono sperimentare sono “le feste”, ovvero il modo unico e personalissimo che ha per esprimere felicità dopo il tuo ritorno a casa. Un po’ più raro è vederli piangere platealmente, ma decine di video testimoniano le lacrime di cani che rivedono i loro proprietari in aeroporto o di quelli che escono dal canile insieme alla loro nuova famiglia. Per appurare che non fosse un caso, i ricercatori giapponesi hanno misurato il volume lacrimale dei cani dopo essersi riuniti con i loro proprietari dopo un distacco e paragonate rispetto all’incontrare una persona con cui non avevano familiarità. Poi hanno calcolato la presenza di ossitocina nel loro sangue e scoperto che chi ne aveva di più era maggiormente portato a piangere di felicità.

 

La biochimica dell’amore
L’ossitocina è universalmente riconosciuta come l’ormone dell’amore. Questa molecola ha un ruolo importantissimo nei mammiferi durante la puericultura, tanto da stimolare la produzione di latte e rafforzare i legami tra madre e figlio. Lo stesso ormone svolge un ruolo significativo anche nell'elaborazione dei legami sociali. Già si sapeva da precedenti osservazioni che l'ossitocina viene rilasciata sia nei cani che nei loro proprietari durante le interazioni, ma non che potesse perfino portare alle lacrime. E testando la teoria secondo cui le lacrime erano legate alla felicità, i ricercatori hanno scoperto che quando hanno somministrato ossitocina ai cani, anche il volume delle lacrime è aumentato.

 

Il contatto visivo
In un precedente studio pubblicato su Science, condotto dallo stesso team giapponese, era stato verificato che il prolungato contatto visivo tra cane e conduttore aumenta il livello di ossitocina nel cervello di entrambi. Per capire se anche le lacrime influivano, il professor Kikusui ha chiesto a un gruppo di persone di valutare immagini di cani con e senza lacrime. E le persone hanno dato risposte più positive quando hanno visto i cani con gli occhi lucidi – anche se le immagini in questione erano state modificate digitalmente per creare l’effetto – suggerendo che questo gioca un ruolo nel forgiare connessioni più intense e durature.

 

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