ROMA. Non aiutare economicamente l’infanzia indigente provoca danni neurologici irreversibili. I sostegni economici hanno benefici sullo sviluppo del cervello dei bambini delle famiglie povere, rendendoli di fatto più intelligenti. Lo studio coordinato dalla Columbia University è stato condotto su mille coppie mamma-bambino a basso reddito e pubblicato sulla sulla rivista dell'Accademia americana di scienze (Pnas). La ricerca ha dimostrato come le misure di lotta alla povertà abbiano effetti diretti sul cervello dei più piccoli. «Sappiamo da anni che crescere in povertà aumenta il rischio di bassi risultati scolastici, di guadagni inferiori e di salute peggiore», afferma Kimberly Noble, primo autore dello studio.
A distanza di un anno

Trasferimenti
«Lo sviluppo cerebrale dei bambini riflette un adattamento alle loro esperienze vissute», spiegano i ricercatori, precisando che «tuttavia non sappiamo ancora quali esperienze siano state coinvolte nella generazione di questi impatti». Per i ricercatori resta comunque evidente che «concedere alle madri povere trasferimenti mensili di denaro, incondizionati, durante il primo anno di vita dei loro figli può cambiare l'attività cerebrale del bambino, la neuroplasticità e l'adattamento ambientale, consentendo lo sviluppo di uno schema che è stato associato successivamente a migliori abilità cognitive».