Insegnare il ‘dolce far niente’ ai frenetici newyorkesi attraverso il cibo, con semplicità e attenzione alla qualità. È così che Daniel Emilio Soares vuole onorare l’eredità di famiglia, ma anche raccontare la sua storia.
Soares è la quarta generazione di Balducci, famiglia di droghieri la cui avventura americana è iniziata nel 1916, quando il bisnonno Louis Balducci emigrò da Corato, in Puglia. Nel 1948, con la figlia Grace e il marito, Joe Doria, ha creato un negozio di alimentari con prodotti selezionati e aperto 24 ore su 24 nel Village. La catena è cresciuta fino a quando la famiglia l’ha venduta nel 1998, e ora possiedono e gestiscono il Grace’s Marketplace nell’Upper East Side di Manhattan e a Old Brookville, Long Island. Per Soares, la svolta è arrivata comprendendo cosa significa essere un ‘droghiere gourmet’: prima ha aperto Alimentari Flaneur, concetto di vendita al dettaglio di ispirazione europea, un luogo per “romanticizzare le gioie dello shopping di cibo in un ambiente senza tempo, e profondamente personale”.
Poi ha collaborato a splendidi eventi, e ora sta lanciando una serie di cesti per le Feste di Natale dedicati all’Italia. “Il primo conterrà le provviste di Terre di San Vito, un’azienda vinicola e frutteto a conduzione familiare di Polignano a Mare”, dice. “La famiglia Di Napoli mi rende orgoglioso di essere italiano, è qualcosa di speciale che sono entusiasta di condividere con i newyorkesi. Si può assaporare la cura nei loro prodotti, confettura di fichi, melanzane sott’olio, peperoni ripieni con tonno, pomodori secchi. Il cesto ‘gusto di Polignano’ è il primo che presento di una serie dedicati ai miei viaggi”. Con questo progetto, Soares spiega di voler invitare le persone a capire cosa intende quando parla di “qualità, semplicità, intimità”.
“Ciascun cesto vuole raccontare una storia, quasi come un film: ogni oggetto è un attore e il mio compito è creare la scena affinché le persone possano goderli”, prosegue, precisando che uno dei film che lo ha ispirato è ‘La grande bellezza’ di Paolo Sorrentino. “Penso alla realizzazione dei cesti così come Jep Gambardella pensava dell’avere conversazioni. Una storia da raccontare, un’opportunità per imparare e sviluppare prospettive”. Soares punta poi a far crescere il business attraverso la narrazione: “Mi emoziono a scoprire cose nuove, come il caffe speciale a Polignano o l’aceto balsamico invecchiato 100 anni di Giuseppe Giusti a Modena. E voglio condividerlo realizzando un cesto a hoc”.