Via Caroli 12 Milano. Per i “ragazzi” cresciuti nella zona delimitata dal triangolo via Padova-Crescenzago, via ponte Nuovo, via del ricordo, questo era l’indirizzo dell’oratorio. Di un luogo dove le brutture di un quartiere della periferia milanese, noto per le ondate migratorie (prima meridionali e poi straniere), rimanevano fuori dai cancelli di ferro. Un luogo che, alla metà degli anni ’90 del secolo scorso, chiude e rimane alla mercé dell’incuria.
A Milano Spazio Caroli12, in sala e in cucina vince l’inclusività
di Alessandra Iannello
Così un quartiere abbandonato diventa il teatro di integrazione sociale e lavoro per giovani con disagi. Paolo Ferrario, presidente della Fondazione Pino Cova: "Accogliamo gli emarginati e diamo loro un futuro fra fornelli, fattoria didattica, bar e bistrot"