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Il fotovoltaico in condominio con il bonus fa anche guadagnare

Il fotovoltaico in condominio con il bonus fa anche guadagnare
Incentivati i gruppi di autoconsumo, sia nel caso di nuovi impianti che di ampliamento di quelli esistenti. Oltre ad accedere ai contributi per l'energia condivisa si può vendere quella prodotta in più
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Il pannello in condominio, non solo per risparmiare ma anche per guadagnare. Cresce la spinta all'autoconsumo e sono semplificate le regole per chi decide di installare impianti destinati a produrre energia pulita, non solo nel proprio interesse ma condividendola. Per questo il Gse ha aggiornato le regole tecniche per l'accesso ai contributi previsti per questa particolare tipologia di impianti, con particolare attenzione a quelle riservate ai condomini. Tra le novità la possibilità di ottenere gli incentivi anche in caso di ampliamento di vecchi impianti e non solo per le nuove installazioni.

In due sotto lo stesso pannello

Ad essere incentivati di base sono i gruppi di autoconsumo, ossia i gruppi di clienti finali dell'energia elettrica che decidono di condividere l'energia prodotta da uno stesso impianto alimentato da fonti rinnovabili. Per creare un gruppo basta essere in due. È quindi possibile accedere ai contributi per l'energia condivisa, ma anche vendere quella prodotta in più. Incentivati con i nuovi interventi e la liberalizzazione alle installazioni anche gli impianti condominiali. Il concetto di condominio ai fini della creazione di un gruppo di autoconsumo comprende anche le villette a schiera, come pure i supercondomini composti da più edifici condominiali. L'impianto può essere realizzato sul tetto dell'edificio ma anche sulle pertinenze e negli altri spazi comuni. Per costituire un gruppo di consumo a livello condominiale è sufficiente il verbale di delibera assembleare firmato dai condomini che aderiscono al gruppo di autoconsumatori. Occorre poi designare il referente unitario che dovrà materialmente occuparsi della pratica con il Gse. Se non c'è l'amministratore, quindi nel caso delle villette a schiera o dei mini condomini con un massimo di otto proprietari, il ruolo del referente può essere ricoperto da un rappresentante appositamente delegato.

Nuovi e vecchi impianti

L'accesso agli incentivi di base è riservato agli impianti entrati in servizio a partire dal 1° marzo 2020. Grazie alle nuove regole, però, diventa possibile ottenere agevolazioni anche in caso di ampliamento di quelli più vecchi, relativamente all'energia prodotta dalle nuove sezioni dell'impianto. La possibilità di ottenere l'incentivo in caso di potenziamento è particolarmente interessante a livello condominiale proprio perché in molti casi già sono presenti impianti destinati, per esempio, a produrre energia per l'illuminazione delle aree comuni. Se vengono potenziati è possibile ottenere gli incentivi per l'energia elettrica immessa riferita alla nuova sezione potenziante. Ai fini della verifica dei requisiti di accesso al servizio di valorizzazione si prende a riferimento la data di entrata in esercizio della sezione aggiuntiva, mentre per quel che riguarda il contributo di incentivazione viene considerata la potenza complessiva dell'impianto di produzione.

Quanto vale l'incentivo

L'incentivo è costituito da una tariffa premio pari a 100 euro per ogni Mwh prodotto, al quale va aggiunto un corrispettivo fissato annualmente che per il 2022 è pari a 7,78 euro più una quota aggiuntiva di 0,59 euro. Previsto inoltre un ulteriore contributo dovuto alle perdite di rete evitate (pari a circa 3,2 euro/MWh per la bassa tensione e circa 1,5 euro/MWh per la media tensione).

Incentivi e detrazioni fiscali

Le somme riconosciute in favore dell'autoconsumo sono compatibili con gli incentivi fiscali. Per l'installazione dei nuovi pannelli o l'ampliamento dei vecchi impianti c'è quindi la possibilità di usufruire della detrazione del 50% per le energie rinnovabili. Incentivi riconosciuti anche in caso di accesso al Superbonus. Tutte le regole e i modelli da compilare sono disponibili sul sito del Gse.