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Ecco quello che si può fare per avere una casa ecosostenibile

Ecco quello che si può fare per avere una casa ecosostenibile

Non basta avere pannelli fotovoltaici, elettrodomestici "green" e sistemi di controllo domotici. Scopriamo quali sono i piccoli accorgimenti per rendere la nostra abitazione sempre più ecologica

5 minuti di lettura

Pannelli fotovoltaici per avere energia da fonti rinnovabili, elettrodomestici "green" che consumano meno corrente elettrica, acqua e non inquinano; finestre con doppi vetri, coibentazione interna ed esterna per non disperdere il calore d'inverno e per mantenere fresca la casa d'estate, sistemi di riciclaggio dell'acqua per evitare che vadano persi quantitativi eccessivi di un bene non rinnovabile facilmente; raccolta differenziata dei rifiuti, riciclaggio di tutto quello che è possibile garantire, utilizzo di prodotti per la pulizia che non inquinano e che non scaricano residui nel sistema fognario, sistemi domotici per la gestione degli impianti della nostra abitazione: è sufficiente a rendere la nostra casa più ecologica?

La prima risposta sarebbe sì, ma poi si scoprono mille rivoli diversi dove energia, consumi, acqua e rifiuti di vario genere vengono comunque dispersi. Cosa si può fare ancora per migliorare il nostro sistema casalingo ecologicamente compatibile, sempre più a impatto "zero"?

Ecco qualche suggerimento, sicuramente non esaustivo, ma che può permettere di risparmiare ancora altri "grammi" di sostenibilità ecologica.

Energia. Se abbiamo installato pannelli fotovoltaici, un sistema di accumulo dell'energia prodotta dal sole, una gestione computerizzata della domotica di casa, siamo a buon punto. Una cosa però che viene spesso trascurata è la pulizia dei pannelli solari: presenza di sabbia, calcare dalla pioggia, polvere e foglie riducono la capacità del nostro sistema anche di parecchi kilowatt all'anno. Pulire regolarmente i pannelli solari, togliere foglie, controllare sempre che non si producano zone d'ombra dovute ad esempio alla crescita di piante intorno all'abitazione, può far risparmiare diverse decine di euro ogni anno. E controllare l'efficienza dei pannelli fotovoltaici (nell'arco di tempo c'è sempre un degrado della capacità di "carpire" energia dal sole), può essere utile, ad esempio, per decidere di cambiare alcuni elementi che presentano una minore efficienza.

 

Altra cosa da controllare sempre è la condizione delle batterie: spesso si generano dei disallineamenti nel rilascio di energia elettrica durante le ore in cui non c'è il sole tra un elemento e l'altro del nostro sistema di accumulo. Far verificare che tutte le batterie forniscano la stessa quantità di energia è un altro elemento che porta a risparmi non previsti e, soprattutto, permette di

 

Un'altra cosa che spesso non viene tenuta in considerazione è il consumo derivante dagli elettrodomestici e dai device tenuti in stand by. Sì, quella lucettina rossa che vediamo sul televisore, sull'elettrodomestico, sull'alimentatore del nostro tablet quando questo non è collegato e in carica: sono consumi "nascosti" che non conteggiamo nei possibili risparmi. Eppure, rappresentano una fetta significativa del dispendio di energia elettrica che facciamo ogni giorno.

Anche per gli elettrodomestici più "green" ci sono risparmi e manutenzioni che non devono essere trascurate. Un esempio? La temperatura interna di un frigorifero va calibrata in modo diverso in inverno e in estate. Questo forse lo sanno già in molti. Quello che pochi sanno è che il frigorifero "scarica" l'accumulo di condensa in un condotto che arriva ad una vaschetta posta sopra il compressore. Tenere pulito questo condotto è importante, perché l'acqua di condensa che arriva nella vaschetta "raffredda" il compressore, facendolo funzionare meglio, per meno tempo e quindi risparmiando energia. Tenere pulita una lavastoviglie, facendo periodiche pulizie con appositi prodotti ecologici, evita che nei condotti si accumulino grassi e scorie dei piatti sporchi, riducendo la capacità di lavaggio e aumentando i costi di utilizzo.

Se abbiamo un impianto di riscaldamento a gas, ogni tanto, spurgare i termosifoni dalle bolle d'aria che si generano li rende più efficienti. E mettere delle valvole termodinamiche su ogni termosifone serve a regolare la temperatura ideale per ogni stanza, aumentando, anche in questo caso il risparmio. In alternativa agli impianti di riscaldamento a gas, si possono utilizzare delle piastre elettriche (sempre che l'impianto fotovoltaico installato sia sufficiente a dare l'energia necessaria). Ci sono piastre elettriche (molte di produzione svedese e norvegese) con sistemi di ricircolo dell'aria calda e che - a parità di consumi - generano più calore dei caloriferi elettrici normalmente utilizzati. In pratica, con un apparecchio da 1200 watt di questo tipo possiamo riscaldare un ambiente che avrebbe avuto bisogno di ben altra potenza per mantenere il calore necessario. I condizionatori poi è bene sceglierli tra quelli che hanno sia il raffreddamento che il caldo, ma devono essere "a pompa di calore", in modo da risparmiare sui consumi invernali, se questo è il sistema di riscaldamento utilizzato. La programmazione di questi apparecchi può essere calibrata anche da un sistema domotico che verifica nel tempo l'utilizzo, le cubature della stanza, gli orari più consoni al nostro stile di vita e alle nostre attività quotidiane in casa.

Domotica. Può essere il "cuore" di un risparmio energetico e di una gestione "green" della casa. Un solo esempio? Luci che si spengono automaticamente quando si lascia la stanza, controllo del riscaldamento e del raffreddamento con orari diversificati in base alla presenza e alle abitudini delle persone che vivono nella casa, della stagione e delle temperature esterne, gestione automatica degli elettrodomestici quando è più conveniente usare energia dai pannelli fotovoltaici, dalle batterie o dalla rete elettrica, chiusura e apertura delle tapparelle a seconda degli orari e dell'illuminazione esterna, controllo degli accessi anche da remoto in base alle "prerogative" dei singoli utenti, gestione "intelligente" dell'illuminazione esterna, spegnimento automatico di tutte le apparecchiature in "stand by", etc. Sono solo alcuni degli esempi che un sistema domotico può gestire e che generano risparmio di energia e di costi.

Acqua. Non ce ne accorgiamo, ma i consumi d'acqua in una casa sono elevatissimi. Al di là dei costi, è il problema di un bene che deve essere preservato da sprechi. Una soluzione può essere l'utilizzo di rubinetti automatici, attivati dalla nostra presenza: mettiamo le mani sotto il bocchettone e arriva l'acqua, leviamo le mani e l'erogazione si ferma. L'acqua che poi finisce nei tubi di scarico può essere conservata in serbatoi con i quali, ad esempio, alimentare gli sciacquoni dei water. Una volta "purificata", l'acqua di scarico può servire per irrigare giardini e piante sul terrazzo o sui balconi. Il tutto con un sistema di ricircolo.

Cosa dire poi dell'acqua piovana? Normalmente siamo abituati che durante la pioggia quest'acqua finisce negli scarichi delle "chiare", ma è invece possibile raccoglierla e utilizzarla per alimentare - come per quella di risulta dai lavandini - per il sistema di pulizia dei water. Sono tutti interventi che prevedono la realizzazione di serbatoi, un impianto idrico che permetta l'utilizzo dell'acqua depurata di risulta per alimentare i gabinetti, pompe e tubazioni ad hoc ben separati dall'approvvigionamento della "potabile".

Illuminazione e batterie. Abbiamo già detto delle luci che si spengono automaticamente quando lasciamo una stanza. Le lampadine, ovviamente, devono essere a risparmio energetico, quelle a led sono oggi le migliori per consumi e durata. Ma anche il tipo di luce è importante: quella più naturale possibile, simile alla luce solare, va preferita. Non solo perché riposa la vista e rende più confortevole l'ambiente, ma per una cosa a cui forse pochi pensano: i nostri device possono essere ricaricati non solo attaccandoli alla presa di corrente, ma anche attraverso delle power bank dotati di pannelli solari.

Utili all'esterno, quando siamo in giro, possono essere utilizzati anche in casa a patto che - appunto - l'illuminazione sia la più simile alla luce solare.  Altra fonte di consumo (e di inquinamento) sono le batterie che normalmente usiamo per i vari telecomandi. Vanno preferite le batterie ricaricabili, così come i telecomandi che hanno il loro piccolo pannellino solare e si ricaricano da soli o quelli che, connessi ad un caricatore Usb, raccolgono l'energia e la immagazzinano in una batteria interna.

Finestre e superfici esterne. Il massimo sarebbe avere finestre che all'interno abbiano un pannello fotovoltaico trasparente e che a loro volta raccolgano la luce del sole e la riversino nelle batterie dell'impianto di casa. Ormai ci sono anche pannelli fotovoltaici che possono essere installati intorno a colonne e sui balconi, senza dover fare grandi lavori edili, così come delle "coperture" esterne che raccolgono la luce solare e la trasformano in energia.

Se i muri esterni dell'abitazione fossero dotati di questi sistemi, l'efficienza di un sistema fotovoltaico diventerebbe molto più elevata, senza peraltro dover utilizzare superfici calpestabili (come sono alcuni tetti di palazzi, ad esempio). Ci sono anche dei mattoni di vetro con annessi pannello fotovoltaico e illuminazione a led che possono servire sia per far entrare la luce solare dentro casa, sia per raccogliere energia e poi utilizzarla nelle ore notturne per illuminare balconi, vialetti, giardini e aree di transito come le rampe dei garage, ecc.