In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni
NON SPRECARE

Risparmi, si comincia dal bagno

Risparmi, si comincia dal bagno
Dal lavandino alla vasca, passando per la doccia. Ecco il regno dello spreco in casa e come regolarci per tagliare i consumi idrici
2 minuti di lettura

Il bagno è un perfetto microcosmo per fotografare gli sprechi domestici. Come ne siamo gli autori, e come potremmo evitarli con estrema semplicità. Prescindiamo dal fatto che si tratta della stanza dove più spesso lasciamo le luci accese e andiamo a vedere da vicino i tanti, ingiustificati consumi di acqua.

Il wc traditore. Partiamo dallo scarico del water dove, a forza di premere il pulsante o tirare la catenella, consumiamo un terzo dell’intera fornitura idrica domestica. Abbiamo impianti vecchi, mentre basta una scatola con doppio pulsante e lo scarico d’acqua diminuisce tra il 30 e il 60%. Se proprio non avete voglia di affrontare questa spesa, inserite una o due bottigliette piene di acqua nella cassetta dello scarico. Il flusso di acqua diminuirà in modo automatico.
 

E passiamo al lavandino. Qui lo spreco è un misto di indifferenza, cattiva abitudine e scarsa conoscenza di ciò che stiamo sciupando. Quanti sanno, per esempio, che lasciare il rubinetto dell’acqua aperto mentre ci laviamo i denti significa sprecare circa trenta litri di acqua? Inutilmente, in quanto più acqua non significa denti più bianchi. Stessa cosa per la rasatura degli uomini: anche solo lasciando aperto un filo d’acqua e facendo il più presto possibile, stiamo sciupando almeno venti litri di acqua.
 

Bagno o doccia? Una certa ortodossia dell’estremismo ecologico pretende che dovremmo dimenticare la vasca da bagno, con la sua pulizia più profonda rispetto alla doccia e anche con i suoi piaceri, e lavarci soltanto con la doccia. Così il consumo di acqua per l’igiene personale crollerebbe del 75%.
 

A questa tesi tanto suggestiva per chi ama confondere la sostenibilità con il ritorno alla vita primitiva, ci sono diversi argomenti da contrapporre. Il primo: la doccia comunque si traduce in un consumo tra i 6 e i 12 litri di acqua al minuto, e se restiamo sotto lo scroscio d’acqua troppo a lungo oppure se non chiudiamo il rubinetto mentre ci insaponiamo, sicuramente alla fine avremo consumato più acqua rispetto a un giro in vasca da bagno. Secondo: non sprecare non significa privarsi della possibilità di semplici ma essenziali piaceri della vita, come un bagno caldo. Terzo: lo stesso risultato, ridurre consumi e sprechi di acqua, si può ottenere oltre che con banali accortezze, attraverso l’innovazione tecnologica.
 

Mai come in questo momento riqualificare gli impianti idrici, a partire da quelli che abbiamo in bagno, è un’opportunità in termini di risparmio, a partire dal costo dell’intervento. Tra i tanti bonus che il governo ha messo in campo in tempi di pandemia, non poteva mancarne uno dedicato proprio al bagno. Fino a mille euro per le spese relative ai servizi igienici domestici. Fateci un pensiero, specie se i vostri impianti risalgono al secolo scorso: in fondo si tratta solo di inserire piccoli apparecchi o marchingegni che riducono i flussi di acqua. E a quel punto, senza sprecare nulla, godetevi il vostro relax nella vasca da bagno. 

 

Nonsprecare.it