WELLINGTON - Il Parlamento della Nuova Zelanda ha dichiarato l'emergenza climatica e si è impegnato a trasformare il settore pubblico arrivando ad emissioni zero entro il 2025 e a guidare la trasformazione energetica del governo fino al 2050. La mozione presentata dalla premier Jacinda Ardern, che governa con la maggioranza assoluta dallo scorso 17 ottobre, è stata approvata con il sostegno del suo Labour Party, dei Verdi e del partito Pati Maori e prevede l'impegno a ridurre le emissioni e gli sprechi. E' per "collocarsi dalla parte giusta della storia", ha dichiarato la premier in Parlamento. "Un riconoscimento alla prossima generazione, del peso che porterà se non facciamo bene e se non agiamo ora".
La mozione riconosce "l'impatto devastante che il clima instabile ed estremo avrà sulla Nuova Zelanda e sul benessere dei neozelandesi, sulle industrie del settore primario, sulla disponibilità di acqua e sulla salute di tutti per via di inondazioni, innalzamento del livello del mare e incendi". Altre trentadue nazioni hanno già formalmente riconosciuto che il surriscaldamento del pianeta rappresenta una crisi globale e hanno dichiarato l'emergenza climatica.
La mozione riconosce "l'impatto devastante che il clima instabile ed estremo avrà sulla Nuova Zelanda e sul benessere dei neozelandesi, sulle industrie del settore primario, sulla disponibilità di acqua e sulla salute di tutti per via di inondazioni, innalzamento del livello del mare e incendi". Altre trentadue nazioni hanno già formalmente riconosciuto che il surriscaldamento del pianeta rappresenta una crisi globale e hanno dichiarato l'emergenza climatica.