
La valutazione ha preso in considerazione campioni di acqua raccolti in oltre 21mila siti di balneazione costieri e interni, tra spiagge, fiumi e laghi in tutto il territorio dell'Ue, con in più Svizzera e Albania. Complessivamente, l'85% dei siti di balneazione monitorati in tutta Europa soddisfa i requisiti più rigorosi (soprattutto l'assenza di inquinanti pericolosi per la salute umana e l'ambiente), fregiandosi della qualifica di "eccellente". A distinguersi sono soprattutto Austria, Cipro, Grecia, Lussemburgo e Malta, le cui acque hanno ottenuto una valutazione eccellente per una percentuale pari o superiore al 95%. Da record in particolare il Lussemburgo, per cui è stato promosso il 100% delle acque analizzate.
Inoltre, mentre oltre il 96% dei siti soddisfa i requisiti di qualità minimi, solo l'1,5% (1,4% per i paesi dell'Ue) è stato invece valutato di qualità scarsa. Tra le stagioni balneari 2015 e 2016 il numero assoluto dei siti valutati negativamente è sceso da 383 a 318 (da 349 a 302 per i paesi Ue). In generale, la relazione conferma come "da quarant'anni le spiagge e i siti di balneazione in tutta Europa seguono una tendenza positiva, con acque sempre più pulite".