Si è spento Cesco Magnolato, pittore e grande artista dell’incisione
Veneziano, 96 anni, ha esposto in tutto il mondo, è stato anche insegnante all’Accademia. Nel 1954 aveva vinto il primo premio per l’incisione alla Biennale. Il cordoglio del presidente Zaia
Enrico Tantucci
Cesco Magnolato con una delle sue opere
Si è spento l’altra notte nella sua casa, serenamente, nel sonno, a 96 anni, Cesco Magnolato. Pittore, ma soprattutto incisore veneziano, dal segno forte e espressionista, era uno degli ultimi rappresentanti della sua generazione artistica.
Nato a Noventa di Piave, a Venezia si era formato artisticamente, all’Accademia di Belle Arti, sotto la guida del suo maestro Guido Cadorin e di Giovanni Giuliani per l’incisione, il suo vero grande amore. Dal 1952 aveva lavorato come assistente di Giovanni Giuliani alla cattedra d’incisione dell’Accademia veneziana e, più tardi, – con una breve parentesi all’Accademia milanese di Brera – diventerà titolare della stessa cattedra fino al 1984, quando lascia l’insegnamento per dedicarsi completamente alla sua arte.
Diversi i riconoscimenti che hanno accompagnato la sua carriera, tra i quali nel 1954 il primo premio per l’incisione alla XXVI Biennale di Venezia. Alla fine degli anni Settanta, insieme con artisti come Giulio Belluz, Graziano Gozzo, Mario Pauletto e Gina Roma, fonda l’Unione degli incisori veneto-friulani.
Magnolato ha lavorato con varie tecniche: tela, disegno, incisione, acquaforte e acquatinta. Nelle sue opere è rappresentata un’intensa figurazione umana, ma anche l’epopea del mondo contadino del basso Piave visto attraverso la sua natura. Nelle sue incisioni la natura assume aspetti inquietanti e antropomorfi, e la stessa figura umana è spesso deformata.
Verso gli anni Ottanta il suo linguaggio si fa sempre più essenziale fino a diventare quasi astratto e l’artista accentua l’effetto dinamico del segno anche attraverso l’uso di colori violenti.
Nel 2002 il Comune di San Donà di Piave gli aveva dedicato un’ampia retrospettiva. Ha partecipato inoltre ad alcune delle maggiori esposizioni di pittura e soprattutto di grafica in Italia e anche all’estero, tra cui la XXVII, XXVIII e XXIX Biennale di Venezia. Ha illustrato con le sue opere testi poetici e narrativi e tenuto 156 mostre personali.
Il cordoglio del presidente della Regione Luca Zaia
«Cesco Magnolato è stato un grande artista, la cui straordinaria opera ha valorizzato una delle caratteristiche peculiari della nostra regione: l’epopea del mondo contadino del Veneto, descritta con un suo personalissimo e ineguagliabile stile. Con la sua morte perdiamo uno straordinario testimone delle tradizioni venete, raccontate attraverso l’arte». Con queste parole, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ricorda Magnolato.
«Disegnatore di vetri artistici nelle vetrerie di Murano, pluripremiato, a cominciare dalla Biennale d’Arte, espositore in gallerie di tutto il mondo, da Londra a Mosca, a Berlino, a Lugano, prezioso insegnante all’Accademia di Belle Arti di Venezia», aggiunge il governatore, «Magnolato ha attraversato con immensa passione e onore da tutti riconosciuto decenni di vita artistica e di tradizioni del Veneto, per il quale rimarrà una figura indimenticabile».
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